PRONTO SOCCORSO EMOTIVO, FACILE E PER TUTTI.
A tutti capitano,nella vita quotidiana, piccoli o grandi incidenti che comportano inaspettati e dolorosi disagi fisici: botte, contusioni, ferite…
Chiunque ha la possibilità di attingere a rimedi di pronto soccorso, come il disinfettante, il ghiaccio spray o altro, non a caso,in ufficio e in auto, è d’obbligo la presenza di una valigetta di pronto soccorso.
Bene, allo stesso modo, tutti noi andiamo incontro a “incidenti emotivi”,quando c’è un improvviso momento di paura o ansia, prima di agire, verso qualcuno o qualcosa.
Quando siamo vittime di queste sofferenze non previste, che non riusciamo a controllare, se abbiamo il tempo e i mezzi necessari per farlo,possiamo rivolgerci a uno specialista, nel caso contrario, è opportuno sapere come auto gestirci
Per prima cosa, secondo il problem solving strategico, dobbiamo sapere, non cosa fare, ma cosa non fare, in altri termini bloccare le “tentate soluzioni”che hanno funzionato in passato per ridurre la sofferenza, ma che oggi, rivelandosi non piu efficaci, sono le responsabili del problema.
Esempio: una giovane donna si sveglia la mattina con un attacco d’ansia: deve affrontare un colloquio sul lavoro e teme non solo di non farcela, ma anche di fare una figuraccia non esprimendosi correttamente.
Telefona subito ad una cara amica per sfogarsi dell’ agitazione e della paura, quante volte, essere rincuorata, in altre situazioni, l’ha aiutata!
Questa volta però, mentre ne parla, se all’inizio il sintomo si allevia un pò, poco dopo, chiusa la telefonata, la sofferenza è ritornata ed è ancora maggiore. Questo perchè la tentata soluzione dello sfogarsi relativamente di una paura, molto spesso la amplifica, visto che vengono richiamati e “risentiti” i dettagli del sintomo mentre ne parliamo e visto che siamo costretti a dichiarare la nostra incapacità a uscirne.
Vediamo allora cosa avrebbe dovuto fare la nostra amica e cosa fare noi stessi quando ci capitano ansie, paure o agitazione, prima di un evento, un colloquio o un incontro.
Oltre ad annullarsi o ridursi drasticamente ciò che invece si alimentava, tenendolo nascosto, ci saranno con l’approccio opposto sopra descritto, altri due vantaggi nella relazione con chi ci sta di fronte: visto che almeno il cinquanta per cento della popolazione accusa ansie e paure in situazioni sociali, uguali o simili alla nostra, con tutti costoro ci sarà empatia immediata, empatia che non è detto si sarebbe creata prima; per quanto riguarda l’altra metà degli ascoltatori, prendendo atto che l’eloquio (grazie allo stratagemma mentale)scorrerà liberamente, penseranno di avere davanti un’abile, sensibile e umana comunicatrice, capace di colorare il normale parlare con le tonalità delle proprie emozioni!